Italia: recessione o fase di declino economico, politico e sociale
Angelo Fiori – Agosto 2014 L’Italia non è in recessione, ma in una vera e propria fase di declino economico, sociale, politico Parte 1^ Se la constatazione contiene una buona parte di verità, tutti i nostri progetti di carriera e comportamenti di business ne devono in qualche modo tenere conto Ho preso spunto da un recente editoriale di Ernesto Galli Della Loggia,sul Corriere della Sera del 14 luglio 2014, che mi ha fatto riflettere. Ecco alcuni punti principali da meditare: 1) Fino ad ora la classe politica non ha mai detto fino in fondo la verità ai cittadini. Alcuni esempi, ma l’elenco potrebbe continuare: a) fino ad oggi abbiamo vissuto al di sopra dei propri mezzi, indebitandoci fino al collo b) vengono distribuiti privilegi di ogni genere alle mille corporazioni esistenti in Italia (magistrati, giornalisti e tassisti solo per citarne alcune), con scuse più o meno verosimili, a danno della collettività nel suo insieme c) sprechi e disfunzioni da parte delle pubbliche amministrazioni, che sono cresciute come una piovra a dismisura nel corso degli ultimi 25-30 anni d) in Italia il merito non ha cittadinanza, soprattutto in molte parti (non tutte per fortuna) della nostra classe dirigente e) la scuola, la cultura, l’università, l’innovazione hanno avuto ed hanno tuttora un posto da cenerentola in un mondo che al contrario punta sull’innovazione e le tecnologie per favorire lo sviluppo economico f) l’Italia è un paese con un alta discrepanza nella distribuzione dei redditi (cd indice di Gini), e nello stesso tempo è un paese in cui il cd ascensore sociale funziona poco e nulla (il figlio dell’operaio non potrà che fare l’operaio) g) stiamo perdendo le posizioni di testa in quasi tutte le classifiche economiche stilate a livello mondiale h) la corruzione ed i favoritismi inquinano i rapporti economici e sociali, come una sanguisuga che impedisce alle potenzialità e capacità degli individui e delle organizzazioni di emergere 2) Dire la verità è il primo passo per poter mobilitare le forze sane del paese, per spingerle al rinnovamento e all’azione. Rinnovamento che fino ad oggi non si è ancora veramente sviluppato 3) La posta in gioco è enorme: la previsione un declino inarrestabile senza crescita con una stagnazione di lungo periodo. Non dimentichiamo che le prospettive nel nostro lavoro, tenore di vita, nelle nostre pensioni sono e saranno influenzate pesantemente dallo scenario politico, economico e...read more